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Pinterest: una perseveranza ripagata

“Dovresti rinunciare” è l’ennesimo amico che gli dice questa frase. L’unica differenza è che ora aveva davanti una tazza di caffè all’interno del bar: di solito è all’interno di una casa. “Ma poi, a cosa serve?”. Ovvio, mancava proprio la domanda che riguarda lo scopo del social che Ben Silbermann aveva creato. Piuttosto che aiutarlo a migliorare, tutti lo criticavano. Tutti avevano qualcosa da dire sulla sua piattaforma “Pinterest”.

Ad oggi sappiamo che in realtà, “Pinterest” è una delle piattaforme più usate, soprattutto in Italia. Nella nostra nazione Pinterest è al 5° posto della classifica dei social più utilizzati. All’inizio, tuttavia, Pinterest era una piattaforma incomprensibile per gli utenti e di conseguenza poco usato.

Un’inizio fatto di discese

Prima del 2010, Silbermann lavorava nel settore pubblicitario di Google, ma dopo poco tempo, decide di licenziarsi per dedicarsi alla costruzione di un proprio progetto con l’amico Paul Sciarra: un’app per iPhone.

La quale, dopo essere stata lanciata nel 2010, attrae solo 200-300 utenti.

Al progetto, viene aggiunta la presenza di Evan Sharp, che aiuterà per creare la futura piattaforma di Pinterest come la conosciamo oggi.

Più avanti identificheremo lo scopo della piattaforma. Prima vediamo il suo processo di crescita.

Non il classico “tutti per uno, uno per tutti”

Ma perché, esattamente riuscirono ad attirare solo 200-300 utenti nei primi mesi?

La risposta è abbastanza semplice, ma bisogna partire da un elemento importante: la passione per i francobolli del fondatore Ben.

Proprio questa sua passione lo porta a creare la piattaforma di Pinterest, come spazio di archiviazione di immagini. Una specie di album delle figurine virtuale.

In un’intervista, Silbermann ha dichiarato che molte persone non comprendevano l’utilizzo del sito quando lo vedevano la prima volta. L’imprenditore decise di contattare 300 persone tra amici e parenti e scoprì che solo 10 di loro sembravano aver colto l’idea dietro al social.

Dopo il primo anno, il problema del sito incomprensibile a prima vista, ma soprattutto problemi nell’attirare persone, Pinterest registra solo 9.000 utenti.

il successo arriva quando un giorno, un famoso blogger inizia a consigliare Pinterest, facendo decollare il sito rapidamente. 

Ben incontrò moltissimi investitori, nessuno di essi gli diede una risposta positiva. Inoltre, agli investitori si aggiunge il 90% (o più) delle persone che conosceva e non apprezzava il progetto. Per questo si ritrovò solo ( con i suoi due colleghi ) a portare avanti questo progetto un po’ ambiguo.

Fino ad arrivare al successo di oggi!

Oltre 400 milioni di utenti attivi in ​​tutto il mondo ogni mese. 459 milioni di utenti mensili attivi in ​​tutto il mondo utilizzano Pinterest nel quarto trimestre del 2020.

Sembra pazzesco vero?

Pinterest, non è più uno spazio di archiviazione, ma un vero è proprio social dove condividere foto e video. Nello specifico , secondo Wikipedia, Pinterest è:

Pinterest è un servizio di rete sociale basato sulla condivisione di fotografie, video e immagini. Il nome deriva dall’unione delle parole inglesi pin e interest. Pinterest permette agli utenti di creare bacheche in cui catalogare le immagini presenti nelle pagine web in base a temi predefiniti oppure da loro scelti”

 

Pinterest nel tempo cerchiamo sempre di farla sentire come una startup di molte startup, piuttosto che come un organizzazione monolitica

Ben-Silbermann